La Storia
- L’Istituto tecnico agronomico di Reggio Emilia fu fondato con decreto del Governatore delle Regie Provincie dell’Emilia l’11 febbraio 1860.
- Il comune concesse al nuovo istituto i locali dell’antico convento di San Francesco, che successivamente saranno invece trasformati nel Palazzo dei Musei. Ancora oggi, visitando le esposizioni, è possibile vedere la targa che commemora il centenario dell’istituto.
- Le lezioni iniziarono il 20 gennaio 1863, alla presenza dell’allora Ministro dell’Agricoltura, il Senatore Giovanni Manna.
- Nel 1865 venne concesso di istituire la sezione Agrimensura. L’obiettivo della nuova sezione era quello di preparare tecnici del territorio che rispondessero ai bisogni di una società ottocentesca: essi dovevano essere in grado di effettuare rilievi topografici, delimitazioni di proprietà, stime, consulenze agronomiche, progettazione di opere di bonifica idraulica e montana e procedere all’unificazione del Nuovo Catasto Italiano.
- Dagli atti del registro dei Diplomati e del registro dei Professori, il Regio Istituto Tecnico risulta operante in quell’anno, il 1865, con le sezioni Meccanica e costruzioni, Amministrazione e Ragioneria e Agronomia.
- Un decreto ministeriale del 1884 impose all’istituto il nome “Angelo Secchi”, in onore dell’emerito scienziato Reggiano, considerato il padre dell’astrofisica. Si ha notizia di questo da un verbale datato 26 maggio 1884, nel quale ne dava notizia l’allora Segretario del Collegio dei Professori, il professor Naborre Campanini, che fu anche poeta, scrittore e studioso di storia canossiana. Dal Regio Istituto di allora nacque dunque l’Istituto Tecnico per Geometri “Angelo Secchi”.
- Nel 1974 il Collegio Docenti dell ITG Secchi volle la creazione di un progetto di biennio unico sperimentale: nel 1984, questa nuova scuola si staccò ufficialmente dall’istituto Secchi e nel 1985 fu intitolata a Blaise Pascal.
- Nel 1986 l’Istituto Secchi si è trasferito dalla storica sede di via Spallanzani all’attuale sede all’interno del Polo scolastico di via Makkalè.
La Storia della scuola
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